Eclettica

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Chi è la persona “eclettica”

Partiamo nel definire cosa significa essere una persona eclettica:

l’eclettico si dice di colui che, in qualsiasi campo di attività, non segue rigorosamente un indirizzo o metodo, ma ne fonde diversi, armonizzandoli tra loro.

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Ciao, mi presento: mi chiamo Marialuisa e sono stata definita una persona eclettica, ma perché le persone hanno questa valutazione di me?

Forse perché non riescono a comprendere lo spaziare in diverse discipline?

Limitarsi ad una disciplina non fa per me, è limitante.

Dove il mondo è in continua evoluzione e necessita di diverse capacità per perseguire un obiettivo, la ricerca e il mostrarsi principalmente innovativi, essere eclettici potrebbe essere un vantaggio.

Sono una DPO e alla domanda : “ma tu sei più Legal o Tech?”

Risposta: “io non sono un avvocatessa, sono metà Legal e metà Tech, proprio come dovrebbe essere il o la DPO.”

Partiamo subito da un linguaggio chiaro ed inclusivo, che a partire da oggi, 28 Giugno 2025 troverà piena applicazione in tutti gli Stati Membri del’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/882, conosciuta come European Accessibility Act, recepita in Italia con il D.Lgs n. 82/2022.

Come molti ben sanno, il mio primo approccio verso questo mondo è iniziato nel settore del digital marketing, ma proprio da eclettica probabilmente, ho voluto approfondire.

Spostata in specializzazioni ulteriori nel settore delle tecnologie informatiche, quali sicurezza informatica principalmente, ho incrociato inevitabilmente il Regolamento GDPR, ahimè da lì un ascesa: un continuo approfondimento sulle varie norme ISO collegate fra loro, dove bisogna stare al passo coi tempi, in forte mutamento su diverse argomentazioni.

Nel contempo non è stato dimenticato il settore digital marketing, ma anzi, è continuato l’approfondimento, volendo così collegare “il come spiegare e rendere più accessibile una lettura ed inclusiva” di testi, che ad esempio possono essere utili per la creazione di policy, informative legali o un apposito cartello dove viene indicata la presenza di telecamere di video sorveglianza ed altro.

Del resto, i discorsi di Accessibilità e Inclusività li troviamo in diverse norme ISO, come anche definito dal Regolamento GDPR.

Il tutto può essere sempre calato nella creazione di siti web, pubblicità di vario genere online, social media, mass media e cartacei.

Esistono oramai diversi canali di comunicazione per proporre i propri prodotti, servizi e attività varie.

Concludendo:

Eclettica?

Potrebbe essere…

Siete curiosi?

Nella Sezione Approfondimenti andremo a spiegare più nel dettaglio.

Un saluto.

“ll concetto di privacy individuale è un concetto moderno”

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Nel XX secolo col diffondersi dei mezzi di comunicazione, è sorta l’esigenza di tutela dei diritti della personalità. Stampa, radio e televisione, dapprima, e i computer e l’internet successivamente, contribuiscono efficacemente all’informazione, all’intrattenimento e all’educazione degli utenti, costituendo i maggiori fautori dell’invasione della vita privata. È evidente che l’esigenza di intrattenimento e di informazione entra spesso in conflitto con l’interesse del soggetto ad evitare la divulgazione di fatti personali, o non veritieri, o addirittura lesivi dell’onore e della reputazione. Una particolare esigenza di tutela contro le indiscrezioni è collegata ai progressi delle tecniche di informazione.”

Nel XX secolo col diffondersi dei mezzi di comunicazione, è sorta l’esigenza di tutela dei diritti della personalità. Stampa, radio e televisione, dapprima, e i computer e l’internet successivamente, contribuiscono efficacemente all’informazione, all’intrattenimento e all’educazione degli utenti, costituendo i maggiori fautori dell’invasione della vita privata. È evidente che l’esigenza di intrattenimento e di informazione entra spesso in conflitto con l’interesse del soggetto ad evitare la divulgazione di fatti personali, o non veritieri, o addirittura lesivi dell’onore e della reputazione. Una particolare esigenza di tutela contro le indiscrezioni è collegata ai progressi delle tecniche di informazione.”

La raccolta e diffusione dei dati, si incrementa l’attitudine lesiva delle banche dati: ad esempio, richiedendo interventi tesi a proteggere la riservatezza, il diritto all’identità personale, all’immagine, all’informazione e alla diffusione del pensiero.
Il rapido evolversi delle tecnologie dell’informazione ha preteso una costante definizione di nuovi parametri di tutela della persona.
L’evoluzione tecnologica recente ha innegabilmente modificato le modalità con cui i soggetti percepiscono la propria identità, l’immagine e le relazioni sociali, i vari aspetti della personalità.

La sfera della riservatezza si presta a essere la più vulnerata dai moderni mezzi di comunicazione e, pertanto, la definizione di privacy si arricchisce di nuovi significati partendo dal “diritto a essere lasciati soli” tipico del diciannovesimo secolo, sino alle più recenti istanze di tutela dei dati e dei mezzi tecnologici di protezione.
Parallelamente, anche le definizioni di diritto all’identità si arricchisce del paradigma digitale, e l’immagine conosce violazioni e sfruttamenti strettamente connessi alle tecnologie informatiche.
La conoscenza delle attitudini lesive e delle prospettive di tutela dei diritti della persona nella società dell’informazione è utile al giurista sia per l’interessante approccio teorico e sia per i risvolti di immediata concretezza cui anche i fatti di cronaca ci rimandano.
La prospettiva di lavoro tiene conto dell’evoluzione dei diritti della personalità generalmente intesi e declinati nella tutela della riservatezza, immagine, identità, manifestazione del pensiero e diritto d’autore, alla luce delle più moderne tesi di indagine.

Nei prossimi articoli andremo ancor più nel dettaglio sulla sfera della riservatezza, buona lettura.

Nuovo Progetto di “Aura et Essentia” oltre il Visibile, altresì la nuova collaborazione con Dol’s Magazine.

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È iniziata così una collaborazione con Dol’s Magazine:La Nuova collaborazione con Dol’s Magazine Nuovo Progetto di “Aura et Essentia” oltre il Visibile e con il

“Ritrovando” un’amica, Miriam Meldolesi, fashion designer, entrambe facciamo parte di DEA-Designer Associati Emergenti, mi è stato proposto di partecipare ad un progetto rivolto alla parità di genere, un progetto creato da donne, artiste, professioniste, con lo scopo comune di sensibilizzare a livello nazionale l’argomento.

Così Miriam mi ha proposto di contattare Caterina, proprietaria di Dol’s Magazine, e chiederle di scrivere un articolo su di me, sul mio percorso professionale.

Caterina è una donna fantastica, molto istruita ed è inutile dire che l’articolo mi è piaciuto moltissimo.

Cosicchè abbiamo deciso di entrare in collaborazione, questo è stato il primo dei tanti articoli che creeremo assieme.

Il Progetto “Aura et Essentia” creato dalla gemmologa e wellness designer Miriam Meldolesi, e Monia Romanelli artista e fashion designer, è in corso e sta riscuotendo un grande successo, presso la Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone”, che costituisce uno degli spazi più significativi del Centro Pari Opportunità di Perugia. Un mix in tutti i sensi vengono “accesi” per questa mostra, realizzata da donne e dedicata alla bellezza della femminilità, alla forza e fragilità delle donne che, nonostante gli ultimi decenni di lotte e rivendicazioni, non hanno ancora appieno guadagnato la parità rispetto al genere maschile.

La mostra è stata presentata al pubblico da Simona Esposito, attrice, scrittrice e doppiatrice, e resterà aperta (ingresso gratuito), fino al prossimo 8 giugno.

L’attenzione del pubblico e delle istituzioni ha consentito di avviare importanti contatti per rendere la mostra itinerante in altre regioni d’Italia.

Ma vi chiederete cosa c’entri io che tratto la data protection?

In allegato la mia prima presentazione al progetto

Bene, andiamo al sodo!

Non a caso Miriam mi ha contattata per entrare a far parte del progetto, al quale io ho acconsentito di farne parte integrante, un argomento toccante e che rientra pienamente in alcune argomentazioni del settore della data protection.

Partendo dalle norme ISO

La norma UNI/Pdr 125 del 2022 è molto utile alle imprese, si deve analizzare la norma, lo scopo e il campo di applicazione, indicazioni sulle quali lo standard è stato scritto, riferimenti normativi, terminologia, requisiti.

Il PDR, con classi di riferimenti dell’UNI, ha classi normative, di terminologia, di requisiti, di inclusione ed esclusione.

Crea un parte merceologica delle applicazioni, certificazioni e sgravi fiscali, finanza agevolata, rischio, presunzione di conformità, reati, indicatori molto puntuali. reati di malversazione.

È uno “Stellone” della Repubblica non solo UNI, ma anche di un soggetto pubblico, pari opportunità, dove un ministro ne ha fatto la conferenza stampa di tale presentazione.

Si integra anche alla norma ISO 30415, “Diversità e Inclusione”, si parla di welfare aziendale.

Il sistema di gestione, si applica alle aziende che hanno altri sistemi di gestione: tipo del sistema di gestione della qualità, dell’ambiente, della sicurezza, e quando si parla di sicurezza non si parla solo di sicurezza sul lavoro, fisica, ma anche nel mondo online, che si ripercuote sulla persona fisica (sicurezza del dato, dell’informazione, della privacy, della tutela della persona)….

È perfettamente integrabile nel mondo ISO dei sistemi di gestione.

I KPI, indicatori di prestazioni, su questo argomento il settore delle risorse umane e comunicazione sono legate sulla politica dell’organizzazione, personalizzata, soggettiva, che la norma mi chiede di fare, anche con attività di audit.

Accredia ha creato un appendice molto delicata a questa norma.

La norma ISO 53800, entrata in vigore il 15 maggio del 2024, rappresenta un cambiamento epocale per la gestione dei progetti sulla parità di genere, stabilendo un insieme di linee guida volte a ridurre le disuguaglianze di genere, migliora l’inclusività e promuove l’empowerment femminile.

Non voglio dilungarmi in questo articolo, ne creerò altri andando molto nel dettaglio, approfondendo l’argomento e collegando altre norme ISO, ma già da queste poche righe si può penso ben capire il perchè della mia scelta ad aderire al progetto in cui mi ha voluto coinvolgere Miriam.

Un grazie ad ognuna di queste donne, che hanno creduto in me, che mi stanno dando l’opportunità di condividere con loro questo progetto molto importante, inclusivo.

Un caro saluto.

Marialuisa Portaluppi è Lead Auditor di I/II/III parte dei Sistemi di Gestione di: Qualità ISO 9001:2015 – Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni ISO/IEC 27001:2022 – UNI PdR 125:2022 Parità di Genere – Consulente Informatico ICT – Privacy Officer – DPO.